POPPI





Poppi, a differenza di Romena, si presta a tutti gli
aspetti mutevoli della giornata.

Nessun altro luogo subisce così tanto
il fascino dell'effetto atmosferico come questa piccola
città con l'alta torre marrone.

All'inizio della mattina la vedi come in trono su un oceano di nebbia,
oscura, eterea, un oggetto non basato sulla terra.

Con la luce del sole assume la realtà e per tutto il giorno
cambia dall'oro all'ametista secondo il passaggio delle
nuvole.

Ma la sera porta l'incanto più profondo;
nel crepuscolo viola, luccica, risplende
nel grembo delle colline oscure.


(“THE CASENTINO” 1905 – E. Noyes)